La nocellara

Presente sul territorio siciliano da svariati secoli (probabilmente già ai tempi della Magna Grecia), questa cultivar è ottima sia per la produzione di olio extravergine che per il consumo da mensa.

Gli alberi di Nocellara non sono molto grandi ma hanno una certa
capacità di adattarsi alle più varie condizioni ambientali. Conosciuta
anche come Oliva di Mazara o di Castelvetrano, Tonda e Trapanese, è una varietà autoincompatibile e per l’impollinazione si fa generalmente ricorso a varie altre cultivar.

Anche se il periodo di maturazione è piuttosto tardivo, quest’oliva
entra in produzione relativamente presto ed ha un livello di
produttività molto buono, non soggetto ad alternanza, con una resa dell’olio medio-alta (si supera spesso il 20%).

L’albero di Nocellara ha vigoria media, portamento
espanso e chioma mediamente espansa. Le drupe durante la fase di
invaiatura si scuriscono e assumono via via una colorazione che si approssima al violetto. Esse tendono ad avere forma sferica e
simmetrica, con apice rotondo, base arrotondata e presenza di umbone. Si
tratta di olive di pezzatura molto grossa, con un peso che spesso e volentieri eccede i sei grammi e raramente scende sotto i quattro grammi.